Menopausa e climaterico: Quando il corpo femminile cambia

Durante questa fase di transizione, è comune l’insorgenza di disturbi fisici e psicologici. In che modo il tuo ginecologo può aiutarLa a rendere questo periodo il più agevole possibile?

La mancanza di estrogeni in menopausa porta alla progressiva involuzione dell’apparato uro-genitale. La quantità di muco cervicale diminuisce così come la secrezione delle ghiandole. Questa diminuzione porta alla secchezza vaginale e a dolore durante il rapporto sessuale.

Eventuali fibromi di piccole e medie dimensioni si atrofizzano e quindi la loro asportazione chirurgica è spesso evitata. Si osservano anche lesioni atrofiche nella vescica e nell’uretra, con conseguenti disturbi cistici. Inoltre, durante la menopausa, il seno si restringe e si rilassa.

Il climaterio è caratterizzato da irregolarità dei flussi mestruali. Si possono essere verificati una graduale diminuzione del flusso sanguigno e della durata del ciclo mestruale, un ciclo più frequente o menorragia. Se si presenta una perdita ematica abbondante dopo una pausa di sei mesi, sarebbe opportuno rivolgersi il prima possibile al ginecologo per una diagnosi immediata.

Il sintomo più comune e caratteristico della menopausa sono le vampate di calore. La percentuale di donne che se ne lamentano raggiunge il 75%, sia si tratta di una menopausa normale che una artificiale. Di queste donne, l’80% prova vampate di calore fino a 18 mesi e il 20% -25% fino a 5 anni.

Inoltre, le donne lamentano spesso sudorazioni notturne e insonnia, nonché depressione (il 25%).

Un altro problema osservato dalla carenza di estrogeni è l’osteoporosi. Essa è caratterizzata da una riduzione della massa ossea senza cambiamenti nella composizione chimica dell’osso. Si osserva prima nelle vertebre e poi nelle ossa lunghe.

La carenza di estrogeni contribuisce ad un aumento degli eventi cardiovascolari.

Infine, è notato un assottigliamento generalizzato della pelle, accompagnato da una perdita di elasticità con conseguente comparsa di rughe sul collo, il viso e le mani. Si verifica anche la perdita di peli pubici e ascellari.

Raramente, le donne possono soffrire di calvizie e ipertricosi.

Trattare i sintomi della menopausa

È opportuno che il medico spieghi alla donna i cambiamenti fisiologici che si verificheranno nel suo corpo. Così si eliminano o si riducono al minimo gli eventuali sintomi di ansia, depressione e disturbi del sonno.

  • Terapia ormonale sostitutiva (estrogeni e progesterone)

La somministrazione di estrogeni viene effettuata per contrastare l’insorgenza delle vampate di calore  e dell’atrofia vaginale. Può influenzare negativamente la qualità della vita della paziente. Senza essere abbinata alla somministrazione di progesterone, i sintomi provocano iperplasia endomteriale e infine cancro, sebbene nessuno studio scientifico sia assoluto.

Per quanto riguarda il tumore al seno, i risultati degli studi sono contraddittori e l’unica cosa certa è che l’assunzione di estrogeni a lungo termine aumenta la probabilità di malattia dell’ 1,2% o dell’ 1,5%. La pressione sanguigna non sembra essere influenzata dalla terapia con estrogeni, sebbene venga prestata attenzione ai pazienti ipertesi.

L’aumento della frequenza degli eventi tromboembolici non è stato dimostrato con assoluta certezza. Vi è un aumento dell’incidenza della colelitiasi con la somministrazione di estrogeni. Controindicazioni assolute alla somministrazione di estrogeni sono sanguinamento vaginale non diagnosticato, tromboflebite acuta, insufficienza epatica cronica, storia di eventi tromboembolici, malattia vascolare oculare, tumore dell’endometrio e al seno.

  • Tibolone

È stato ampiamente utilizzato in Europa e in altri paesi eccetto gli Stati Uniti. È uno steroide sintetico in grado di simulare l’azione degli estrogeni, del progesterone ed anche degli androgeni. Riduce le vampate di calore e  è dimostrato particolarmente efficace nella prevenzione dell’osteoporosi, pur avendo un moderato effetto sui sintomi della disfunzione sessuale.

Esiste il rischio di eventi tromboembolici.

  • Somministrazione di fitoestrogeni
È opportuno che ogni donna in menopausa si rivolga al proprio ginecologo e il trattamento sia individualizzato a seconda dei sintomi.

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